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Termini Imerese: il porto si trasforma e si apre alla città

Termini Imerese, 30 ottobre, 2025 – Sono ufficialmente iniziati i lavori di riqualificazione dell’area nord del porto di Termini Imerese, un progetto da 6,3 milioni di euro che punta a riconnettere lo scalo con la città, valorizzando il fronte mare in chiave turistica e ricreativa.
L’intervento, affidato alla Ingegneria Costruzioni ColomBrita Srl, durerà 270 giorni e prevede:
• Aree verdi e percorsi ciclopedonali
• Nuovi parcheggi e camminamenti verso la spiaggia
• Zone ricreative, spiagge attrezzate e strutture ricettive
• Riqualificazione della banchina Veniero, in parte destinata a funzioni turisticheIl cuore del progetto è il “Giardino Est”, uno spazio pubblico aperto sulla spiaggia, e la “Piazza araba”, primo affaccio sul mare per chi arriva dalla città, con panchine illuminate e un futuro “segno d’acqua” evocativo della cultura mediterranea.
Via Lungo Molo sarà trasformata in un asse pedonale e ciclabile, pensato per vivere il mare in modo lento e panoramico. In futuro è prevista anche una caffetteria panoramica.
Il commissario dell’Autorità portuale, Annalisa Tardino, ha parlato di “porto moderno e sostenibile, sempre più connesso alla città”. Il deputato regionale Vincenzo Figuccia ha definito l’opera “simbolo di rinascita per la costa settentrionale della Sicilia”.
Un progetto che coniuga infrastrutture, paesaggio e qualità urbana, restituendo ai cittadini uno spazio vivo e accessibile.
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Porto di Trapani, lavori bloccati: Panfalone chiede un Consiglio comunale aperto

Trapani, 20 ottobre 2025 – Il porto di Trapani torna al centro del dibattito pubblico. I lavori di dragaggio, fondamentali per aumentare la profondità dei fondali e permettere l’accesso a navi di grandi dimensioni, sono fermi da mesi. Una situazione che rischia di penalizzare lo scalo trapanese rispetto agli altri porti siciliani, con ricadute dirette sul traffico commerciale e crocieristico.
A rilanciare la questione è Gaspare Panfalone, delegato provinciale di ASAMAR Sicilia, che ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario e aperto. Non un semplice tavolo tecnico, ma un confronto pubblico che coinvolga istituzioni, operatori del settore, cittadini e associazioni.
“Il porto non è un affare per pochi – ha dichiarato – ma riguarda l’intera città, la sua economia e il suo futuro.”La richiesta di Panfalone arriva a pochi giorni dalla lettera inviata dal sindaco Giacomo Tranchida alla nuova commissaria dell’Autorità Portuale, Annalisa Tardino. Il primo cittadino proponeva un incontro operativo con gli operatori per fare il punto sui cantieri e pianificare i prossimi interventi, ribadendo l’intenzione di proseguire la collaborazione avviata con l’ex presidente Pasqualino Monti.
Due visioni diverse, quindi: da un lato Tranchida punta su un approccio tecnico e operativo, dall’altro Panfalone chiede trasparenza e coinvolgimento attraverso un Consiglio comunale aperto. Ma il nodo resta sempre lo stesso: i fondali del porto, con un pescaggio di appena otto metri, non sono sufficienti per accogliere le navi moderne, limitando le potenzialità dello scalo.
A complicare ulteriormente il quadro c’è l’inchiesta “Dirty Mud” della Procura di Agrigento, che ha acceso i riflettori sulla gestione dei fanghi di dragaggio. L’indagine ipotizza irregolarità nello smaltimento, culminate con il sequestro di un impianto a Porto Empedocle. Un colpo all’immagine del progetto, che contribuisce a rallentare ulteriormente l’avanzamento dei lavori.
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Palermo ritrova il suo mare: firmato l’accordo per il nuovo waterfront di via Crispi

Palermo, 20 settembre 2025 – Un nuovo tassello si aggiunge al percorso di riqualificazione del fronte mare di Palermo. Questa mattina è stato ufficialmente firmato l’accordo tra il Comune e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale per avviare i lavori di riqualificazione del waterfront di via Crispi, che includono la realizzazione di una passerella pedonale e la sistemazione dell’asse viario con una nuova rotatoria in piazza della Pace.
Il progetto, dal valore complessivo di 12,5 milioni di euro, è finanziato attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027, grazie all’intesa siglata il 27 maggio 2024 tra il presidente del Consiglio dei Ministri e il presidente della Regione Siciliana. Le risorse, di titolarità regionale, sono state assegnate al Comune di Palermo per promuovere lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio.
Il Comune ha individuato l’Autorità portuale come unica stazione appaltante e soggetto attuatore dell’intervento, riconoscendone le competenze tecniche e gestionali, inclusa l’adozione della metodologia Bim (Building Information Modeling). Inoltre, l’Authority è già coinvolta come stazione appaltante in un progetto limitrofo per la riqualificazione delle aree di interfaccia tra porto e città, il che favorirà una maggiore sinergia e rapidità nell’avvio dei cantieri.
Le opere previste sono di grande impatto urbano:
• rimodellazione dello spartitraffico centrale lungo via Crispi,
• rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi da via Cristoforo Colombo alla Capitaneria di porto,
• costruzione di una nuova rotatoria in piazza della Pace,
• apertura di un nuovo varco portuale,
• realizzazione di una passerella pedonale che collegherà l’area portuale con la città, nei pressi di piazza Camilleri.Sul fronte politico, la nomina di Annalisa Tardino come nuovo commissario dell’Autorità portuale ha suscitato dibattito. Tardino, sostenuta da Matteo Salvini, ha commentato: “Il timore espresso da Schifani è legittimo ma infondato”. Il sindaco Roberto Lagalla ha aggiunto: “Il contraddittorio politico riguarda le istituzioni, non la persona”, sottolineando la volontà di mantenere il focus sull’interesse pubblico.
Tempi e impatti
• I lavori su via Crispi inizieranno a gennaio 2026 e dureranno circa 8 mesi.
• Il sovrappasso pedonale sarà completato in 15 mesi a partire da giugno 2026.Questi interventi mirano a ottimizzare i flussi veicolari e pedonali, migliorare gli attraversamenti e rafforzare le connessioni tra porto e città, in linea con la futura rete tramviaria che interesserà la stessa via Crispi. Il progetto rientra anche in una strategia più ampia per il decongestionamento del traffico nell’area portuale e il miglioramento della viabilità urbana.
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Catania, completato il restyling del Molo 25: nuova banchina per le crociere

Catania, 26 luglio 2025 – Nel porto di Catania è stato completato il restyling del Molo 25, un intervento che consente allo scalo etneo di disporre di una terza banchina dedicata al traffico crocieristico. La nuova struttura offre una linea di accosto lunga 405 metri, con un fondale minimo di 9 metri, e un’area di circa 7.000 metri quadrati destinata alla sosta dei pullman turistici e alla logistica di terra.
Illustrando i lavori, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, ha spiegato:
«Abbiamo ripristinato il ciglio di banchina, ricertificato tutte le bitte, sistemato i parabordi e, soprattutto, livellato il fondale. A causa del movimento di sabbia e massi, infatti, non era più garantita la profondità necessaria per ospitare le grandi navi da crociera. La sfida più importante sarà mantenere queste condizioni, monitorando e intervenendo periodicamente: l’arrivo delle navi tende infatti a modificare nuovamente i fondali».L’ammodernamento del porto di Catania rientra nel quadro degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), insieme ad altri fondi pubblici, con l’obiettivo di modernizzare e digitalizzare le infrastrutture portuali, migliorare l’efficienza logistica, aumentare la capacità operativa e promuovere la sostenibilità ambientale.
Sono previsti circa 70 milioni di euro per il potenziamento della testata portuale e 56,5 milioni per l’elettrificazione delle banchine. Il nuovo piano regolatore portuale prevede complessivamente oltre un miliardo di euro di investimenti, tra opere pubbliche e private.
L’ampliamento favorirà anche il traffico turistico legato alle grandi navi da crociera, permettendo a Catania di diventare un hub strategico per le escursioni verso l’Etna e Taormina anche in periodi di bassa stagione.
Il porto di Catania è inoltre collegato via mare con importanti scali del Tirreno, come Genova, Salerno e Livorno, e con destinazioni internazionali come Barcellona, la Grecia e il Montenegro. Le navi trasportano anche mezzi pesanti, come camion, contribuendo a decongestionare il traffico sulle autostrade terrestri attraverso l’uso delle cosiddette “autostrade del mare”.
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Presentato a Palermo lo studio “Palermo tutto l’anno” durante il Blue Economy Forum
Palermo 23 luglio 2025 – Nell’ambito del Blue Economy Forum organizzato dal Secolo XIX, terza tappa del road show dedicato alla blue economy che sta attraversando i principali porti italiani, è stato presentato lo studio “Palermo tutto l’anno”. Il report, commissionato dall’Autorità di Sistema Portuale alla società Risposte Turismo, ha l’obiettivo di raccontare – con rigore scientifico e professionale – l’impatto economico, turistico e sociale del porto sulla città di Palermo lungo l’intero arco dell’anno.
Lo studio analizza in dettaglio il ruolo del porto nel generare valore attraverso il traffico di navi, yacht e passeggeri, e il significato che tutto ciò riveste per il territorio. L’approfondimento si compone di quattro report tematici incentrati su diversi aspetti del turismo marittimo, accompagnati da un quinto documento che sintetizza i risultati di un’indagine campionaria condotta su oltre 1.200 turisti del mare. Tra questi: 440 crocieristi (340 in transito e 100 in imbarco/sbarco), 400 passeggeri di traghetti e aliscafi, e 400 turisti nautici, intervistati nel corso del 2024.
I dati evidenziano una crescita significativa per il 2025: si prevede un aumento del +9,4% nel numero di passeggeri movimentati e del +6,6% negli accosti delle navi da crociera. Secondo le stime, entro fine anno il porto di Palermo potrebbe accogliere fino a 1,1 milioni di crocieristi e 242 scali.
Dal punto di vista occupazionale, sono circa 1.100 le unità di lavoro impiegate direttamente nel settore della blue economy nel capoluogo siciliano. Per quanto riguarda la spesa, Risposte Turismo stima che nel 2024 il turismo marittimo abbia generato una spesa diretta di circa 101,1 milioni di euro, di cui ben 76 milioni spesi a terra dai turisti.
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Termini Imerese riparte dal mare: presentato il nuovo terminal container

Termini Imerese, 11 giugno 2025 – È stato presentato oggi il nuovo terminal container del porto di Termini Imerese, realizzato con un investimento di 8 milioni di euro su un’area di 40.000 mq. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, ha illustrato l’opera come parte di una strategia più ampia di rigenerazione e rilancio infrastrutturale del porto, in linea con il PNRR.
Secondo Monti, il trasferimento del terminal da Palermo a Termini Imerese rafforza l’idea di un sistema portuale integrato, efficiente e moderno, rilanciando il ruolo della Sicilia nei corridoi logistici europei e restituendo centralità e valore al territorio.
Giuseppe Todaro, presidente di Portitalia, ha sottolineato i vantaggi per operatori e clienti: migliori condizioni di lavoro, riduzione dei tempi di trasporto e maggiore efficienza grazie alla posizione strategica e alla rete viaria più adatta.
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Porto di Trapani: attracca la ventesima nave da crociera della stagione
Trapani 6 giugno 2025 – È approdata oggi al porto di Trapani Le Bougainville, ventesima nave da crociera della stagione 2025. Proveniente da Porto Empedocle e diretta a Palermo, la nave ospita a bordo 147 passeggeri e 119 membri dell’equipaggio.
L’arrivo di Le Bougainville rientra nella programmazione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, che per l’anno in corso prevede l’approdo di circa 70 navi da crociera. Un dato che conferma il ruolo centrale del porto di Trapani nel traffico crocieristico dell’area nord-occidentale della Sicilia, grazie alla sua posizione strategica a ridosso del centro cittadino e alle ottimali caratteristiche infrastrutturali.
Il porto è infatti in grado di garantire ormeggi sicuri anche per navi con pescaggio fino a 7 metri, grazie alla profondità dei fondali e alla lunghezza delle banchine. Fondamentale il contributo dei servizi tecnico-nautici – piloti, ormeggiatori e rimorchiatori – coordinati dalla Capitaneria di Porto di Trapani.
Le infrastrutture portuali hanno già permesso, lo scorso lunedì, l’ormeggio simultaneo di due navi da crociera, per un totale di circa 800 passeggeri e 500 membri di equipaggio. Tutto questo senza interferire con i collegamenti di linea verso le isole Egadi e Pantelleria, né con le attività commerciali quotidiane, che si concentrano in particolare sulle banchine del molo Isolella, lato levante del porto.
Nuovi doppi approdi sono già in calendario per il 10 giugno, 9 luglio, 9 ottobre e 13 ottobre. Particolarmente significativa sarà la giornata del 29 settembre, quando sono attese ben tre navi da crociera in contemporanea.
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Porti, cresce l’ipotesi Luca Lupi per la guida dell’Autorità della Sicilia Occidentale. Si allontana la Tardino

Palermo, 6 giugno 2025 – Si rafforza la candidatura di Luca Lupi alla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, incarico attualmente ricoperto da Pasqualino Monti. Dopo il chiaro endorsement del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, arriva ora anche il sostegno di Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia.
Una convergenza significativa, che conferma Lupi come figura di continuità rispetto al percorso di rinnovamento e rilancio intrapreso da Monti. Secondo Vecchio, proprio Lupi sarebbe il profilo più adatto per proseguire lungo la rotta tracciata, evitando brusche interruzioni che preoccupano il mondo imprenditoriale, sempre più attento alla governance dei porti siciliani.
Di segno opposto le mosse della Lega, che rivendica la nomina e ha proposto l’ex europarlamentare Annalisa Tardino, in carica a Bruxelles dal 2019 al 2024. Una candidatura, tuttavia, che potrebbe arenarsi davanti a un ostacolo giuridico: la normativa vigente sulle incompatibilità negli incarichi pubblici.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 39/2013 e dalla Legge n. 84/1994 (modificata dal D.lgs. n. 169/2016), infatti, chi ha ricoperto un incarico parlamentare europeo non può essere nominato alla guida di un’Autorità di Sistema Portuale nei due anni successivi alla cessazione del mandato. Un vincolo che, di fatto, metterebbe fuori gioco la Tardino, la cui esperienza a Strasburgo si è conclusa appena pochi mesi fa.
Sul tema si gioca ora una partita tutta politica, con il governo nazionale – e in particolare il Ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini – da un lato, e il presidente Schifani dall’altro, deciso a far valere la propria visione strategica per il sistema portuale siciliano.
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Porti della Sicilia Occidentale, sfida a due per il dopo Monti

Palermo, 20 maggio 2025 – Con la fine del mandato di Pasqualino Monti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale si prepara a una fase di transizione decisiva. Dopo oltre otto anni di governo, Monti lascia un’eredità importante: investimenti strategici, opere realizzate e un nuovo ruolo competitivo per i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata e Gela.
Ora si apre la sfida per individuare un successore all’altezza, in grado di proseguire il percorso di rilancio infrastrutturale e di rafforzare il posizionamento internazionale del sistema portuale.
La procedura di nomina
La scelta del nuovo presidente spetta al Ministero delle Infrastrutture, che propone il nome e lo sottopone all’intesa della Regione Siciliana. Seguono i pareri (non vincolanti) delle commissioni parlamentari competenti, prima della nomina ufficiale con decreto ministeriale.
Un iter delicato, visto il peso strategico del sistema portuale siciliano nell’economia del Mezzogiorno e del Mediterraneo.
Il criterio decisivo: esperienza concreta
Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato, relativo al caso della nomina a Cagliari, ha chiarito che il presidente di un’Autorità portuale deve avere una “comprovata qualificazione” nel settore. Non bastano titoli accademici o esperienze generiche: servono competenze tecniche, esperienze specifiche in ambito portuale, logistico e infrastrutturale.
Una linea che spinge verso nomine fondate sul merito e sulla reale esperienza nel settore, più che su criteri politici o istituzionali.
Sono due i nomi che circolano con maggiore insistenza per la successione alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale: Francesco Scoma e Annalisa Tardino, entrambi espressione della Lega.
Francesco Scoma, il profilo più accreditato
Francesco Scoma, attuale presidente di AMG Energia Spa e componente del Comitato di gestione dell’Autorità Portuale, viene indicato come il candidato più forte. La sua lunga carriera politica, unita a esperienze gestionali e amministrative, lo colloca come figura di continuità e competenza. Già senatore e deputato, Scoma ha ricoperto numerosi incarichi anche a livello regionale, tra cui quelli di vicepresidente e assessore della Regione Siciliana. È stato inoltre vicesindaco di Palermo.
La sua attuale presenza nel comitato di gestione dell’ente portuale è considerata un punto di forza: conosce da vicino il funzionamento dell’autorità e le sfide del settore. Un bagaglio che risponde ai requisiti previsti dall’art. 8 della legge 84/1994, che richiede comprovate competenze manageriali e una visione strategica per chi è chiamato a guidare un’autorità portuale.
Annalisa Tardino, curriculum giuridico ma senza esperienza nel settore
Diverso il profilo di Annalisa Tardino, avvocata ed ex europarlamentare. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Palermo, con un dottorato in diritto sovranazionale e un master in diritto e management sanitario, la Tardino ha operato in ambito forense e nel settore sanitario, oltre ad aver ricoperto incarichi nel Parlamento europeo, dove si è occupata di diritti civili e salute pubblica.
Tuttavia, nel suo curriculum non emergono esperienze specifiche nei settori della portualità, dei trasporti o della logistica, né incarichi manageriali direttamente collegati alle competenze richieste dalla normativa per guidare un ente di tale rilevanza.
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Certificazioni ISO per l’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale: riconoscimento a qualità e sostenibilità
Palermo, 18 aprile 2025 – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale ha ottenuto le prestigiose certificazioni ISO 9001 (qualità dei processi gestionali) e ISO 14001 (sostenibilità ambientale), rilasciate da DNV, uno dei principali enti di certificazione a livello globale.
I riconoscimenti sono stati consegnati al segretario generale Luca Lupi da Gregorio Orlandi e Michele Intreccialagli di DNV, e rappresentano un traguardo significativo per l’intero sistema portuale, sempre più orientato verso efficienza operativa, innovazione e rispetto dell’ambiente.
“Queste certificazioni sono il risultato di un lavoro corale, che premia la nostra visione strategica e il dialogo con gli stakeholder”, ha commentato Lupi. “Continueremo a investire in digitalizzazione, sostenibilità e infrastrutture, per rafforzare il ruolo dei nostri porti come motore di crescita per la Sicilia”.
Anche Massimo Alvaro, AD di DNV Business Assurance Italy, ha sottolineato l’importanza del risultato: “Attesta la capacità dell’Autorità di rispondere alle sfide globali con una gestione solida e sostenibile, diventando un modello di eccellenza nel Mediterraneo”.
Con volumi in crescita e nuovi progetti in cantiere, i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese, Porto Empedocle, Licata e Gela si confermano nodi strategici di sviluppo economico e culturale, integrati in una rete moderna e competitiva.

-Foto ufficio stampa AdSP del Mare di Sicilia occidentale